Piero Gobetti

La Tirannide

“Due pagine dei prossimi numeri saranno dedicate alle lettere degli amici della Rivoluzione Liberale sul fascismo. La discussione sarà maturata ed esauriente. Ma non possiamo star neutrali, non possiamo rimanere in benevola attesa, neanche un istante. Mai come oggi c’è stato bisogno di critica libera e coraggiosa. La Rivoluzione Liberale uscì l’altra settimana mentre ancora non si sapeva se chi parlava aperto sarebbe stato perseguitato e condannato. Uscì parlando aperto. E’ diventata da allora un simbolo. Siamo rimasti quasi soli ad avere la responsabilità della formazione delle nostre classi dirigenti. Sentiamo la delicatezza, la gravità del compito.

Fra tanti ciechi e monocoli siamo condannati a vedere; tra tanti illusi dobbiamo essere consci di tutta un’esperienza storica e attuale. Non è lecito guardare con fiducia esperimenti che la storia ci addita dannosi, e far credito a uomini che tutti sappiamo impreparati e incapaci di costruire in Italia una coscienza moderna.

Facile e grato sarebbe sperare in questi giorni senza luce. Ma come sperare quando non vi sono validi argomenti? Quando contrastano i dettami della storia e dell’esperienza?

  1. Mussolini non ha alcuna preparazione politica: e oggi noi non vogliamo uomini che sperimentino ossia ripetano vecchi errori ma gente che nutra poche idee precise e sicure.
  2. La “ rivoluzione” fascista non è una rivoluzione, ma il colpo di Stato compiuto da un’oligarchia mediante l’umiliazione di ogni serietà e coscienza politica – con allegria studentesca.
  3. L’Italia ha bisogno di pace; ma Thaon di Revel, Mussolini,Federzoni, Rocco, Colonna di Cesarò, Gentile, se non rinnegano le idee professate sino alla vigilia dell’assunzione, ci daranno una politica estera di prepotenze che ci esporrà all’isolamento più dannoso. Per migliorare il bilancio raddoppieranno le spese militari. Già si parla a Parigi e a Londra di un accordo franco-inglese contro i colpi di testa dell’Italia fascista: e se qui non se ne ha notizia è soltanto per la bella libertà in cui viviamo.
  4. Mussolini vuol restringere o almeno far applicare la legge sulla libertà di stampa. Invece se non s’intende rinunciare alla lotta politica e alle libertà più elementari bisogna riformare gli articoli 18-24 della legge, ma nel senso di allargare la libertà. Anche qui lo Statuto poteva esser tollerato in quanto non si applicava: rigorosamente osservato ci riporterebbe al più illiberale e autocratico dei regimi.
  5. Mussolini non può sciogliere le squadre se non vuol cadere tra sei mesi. Egli non ha altre forze su cui appoggiarsi; essendo evidentemente il sindacalismo fascista un bluff. Mussolini è legato agli industriali; appena liberi di decidere gli operai lo abbandoneranno; a meno che egli non ricorra per i favori e le protezioni alle casse dello Stato. E la permanenza delle squadre non può significare altro che ingigantimento burocratico, dovendosi premiare le nuove élites guerresche se non le si vogliono perdere.

In tutti i casi, i non ciechi, devono ammettere che ci sono per questa via tutte le premesse che condurranno a raddoppiare le spese, nonché risanare il bilancio! Legato alle aristocrazie industriali Mussolini anche in perfetta buona fede potrà dire di no a dieci ma finirà per concedere a venti i favori e le protezioni dello Stato.

  1. Il suffragio Universale è lo strumento, imperfetto ma unico, per la formazione politica e morale delle masse (a lunga scadenza). Mussolini la renderà inutile facendo le elezioni coi mazzieri, ripiombandoci di dieci anni addietro.

Del resto tutti i nuovi sistemi dittatoriali non sono combattuti da noi per ragioni democratiche, ma perché rendono inutile nell’Italia, già così arretrata e priva di ogni senso delle libertà fondamentali, l’opera educativa.

Sentiamo le difficoltà quasi insuperabili che la nuovissima tirannide oppone al nostro lavoro. Abbiamo sempre saputo di lavorare a lunga scadenza, quasi soli, in mezzo a un popolo di sbandati che non è ancora una nazione, oggi dobbiamo continuare il nostro lavoro senza più pensare a scadenze, senza speranza. Non ci hanno esiliato. Ma restiamo esuli in patria. I partiti di massa si sono dimostrati inferiori alle loro funzioni. Gli uomini politici cono stati tutti liquidati. La salvezza verrà dal movimento autonomo che gli operai contrapporranno alla presente tirannide. In mezzo alle orgie dei vittoriosi riaffermiamo che lo spirito della rivoluzione e della libertà non si potrà uccidere. Si possono bruciare le Camere del Lavoro: non si distrugge un movimento operaio che è nato insieme col Risorgimento nazionale. Prepariamo i quadri, prepariamo le correnti ideali. Mentre gli scimmiotti della setta gentilesca pensano ad arraffare cattedre per noi il problema è tutto qui: di riuscire ad essere i nuovi illuministi di un nuovo ‘89.”

Piero Gobetti

The Poet

E’ un segreto che ogni uomo intellettuale presto impara a conoscere, è un segreto che, oltre all’energia dell’intelletto che egli sente di possedere e del quale è conscio, egli ha altresì la capacità di una nuova energia (quasi di un doppio intelletto), solo che si abbandoni alla natura delle cose; che insomma, oltre al suo potere privato individuale, c’è anche un vasto potere pubblico, dal quale gli è lecito attingere schiudendo coraggiosamente le sue porte umane e permettendo alle maree eteree di avanzarsi e circolare in lui: egli allora resta coinvolto nella vita dell’universo, la sua parola diventa tuono, il suo pensiero legge, e le sue sentenze intelligibili universalmente come le piante e gli animali …”

“The Poet” di Ralph Waldo Emerson

It’s not so much staying alive it’s staying…

It’s not so much staying alive it’s staying human that’s important. What counts is that we don’t betray each other.

[1984]
George Orwell.

“La necessità è tema e inventrice della natura…

“La necessità è tema e inventrice della natura, e freno e regola eterna.”
Leonardo da Vinci

L’attività dello Spirito universale è enigma per…

“L’attività dello Spirito universale è enigma per noi perchè si manifesta,
nello stesso tempo, nella creazione e nella distruzione, nella nascita e nella
morte. Per questo non riusciamo a trovare, in quel che accade nel mondo, un
principio cui ispirare la nostra attività”.
“L’attività etica è la sola che permetta di entrare in rapporto con lo Spirito
universale. Come spiegare questo fatto?”
“Il principio fondamentale dell’etica è il rispetto della vita. Dobbiamo
metterlo in pratica nei confronti di noi stessi e degli altri esseri”.
“Quello che noi chiamiamo amore è, in essenza, rispetto della vita”.
“Nelle sue esigenze e nella sua dimensione, l’etica è senza limite. Solo
prendendo coscienza della nostra solidarietà con tutti gli esseri e mettendola
in pratica, noi arriviamo, nella sola maniera possibile, alla comunione attiva
con l’Essere infinito, in cui tutti gli esseri hanno la loro esistenza.”
“L’etica ha la sua base nel fatto essenziale che la nostra vita è nata da
un’altra vita e dà origine ad altre vite. Non esistiamo solo per noi stessi”.
“Quando il nostro pensiero comincia ad occuparsi della misteriosa solidarietà
esistente tra noi e gli altri esseri, è costretto a confessarsi che non riesce
più a tracciare confini.”

Albert Schweitzer

Occupatevi dell’opera vostra cercate di compierla nel…

“Occupatevi dell’opera vostra, cercate di compierla nel migliore dei modi, e tutto ciò che fate, fatelo non per gli altri, ma per voi stessi, per la vostra anima, cercando di trarre da tutto vantaggio, insegnamento, alimento per l’anima, perché neanche un solo istante della vostra vita vi scorra accanto senza senso o contenuto.” dal Testmento di Pavel Florenskij

La meditation La contemplation Plus que cela…

“La meditation? La contemplation? Plus que cela, la decantacion de l’ame.” A. Maalouf

Dialettica

.. ” il ritmo di domande e risposte” … “Nessuna risposta è ultima. Quando viene confrontata con la realtà, stimola una domanda nuova, ma neanche la risposta a questa nuova domanda  sarà ultima ”  Pavel A. Florenskij  “Dialektika”

Rabbi Nahman

Tutte le medicine provengono dalla terra. (…) Ma ricorda che tutte le piante condividono la medesima radice divina (…)   Rabbi Nahman.

Claude Bernard

“Il punto di appoggio dei corpi è il suolo che si tocca con il piede, il punto di appoggio della mente è quello che si conosce, cioè una verità o un principio presenti alla mente stessa. L’uomo può apprendere solo procedendo dal noto verso l’ignoto.”

Claude Bernard

La libertà della mente (di Edgar Morin)

La mente (mind) di un essere umano è nello stesso tempo la sede degli assoggettamenti e la sede della libertà. E’ la sede degli assoggettamenti quando è prigioniera della sua ereditarietà biologica, della sua eredità culturale, degli imprinting subiti, delle idee imposte, di un potere sotto forma di Super-io imperativo all’interno di se stessa. Quando alcuni cessano di essere assoggettati agli ordini, ai miti e alle credenze imposte e diventano alla fine soggetti interrogatori, allora comincia la libertà della mente. La libertà della mente è mantenuta, fortificata da:

-la curiosità e le aperture verso gli al di là (di ciò che è detto, conosciuto, insegnato, accettato);

-la capacità di apprendere da se stessi;

-l’attitudine a problematizzare;

-la pratica delle strategie cognitive;

-la possibilità di verificare ed elimimnare l’errore;

-l’invenzione e la creazione;

-la coscienza riflessiva, cioè la capacità della mente di auto-esaminarsi

 e, per l’individuo, di auto-conoscersi, di auto-pensarsi, di auto

 giudicarsi;

-la coscienza morale.

(Edgar Morin, da Il Metodo. 5 L’identità umana)

S. Weil

Ritratto
“C’è obbligo verso ogni essere umano, per il solo fatto che è un essere umano. Quest’obbligo non si fonda su nessuna situazione di fatto, su alcuna convenzione, quest’obbligo è eterno, risponde al destino eterno dell’essere umano, quest’obbligo non ha un fondamento bensì una verifica nell’accordo della coscienza universale, è espresso da taluni dei più antichi testi che si siano stati conservati, viene riconosciuto da tutti. Il fatto che un essere umano possieda un destino eterno, impone un solo obbligo: il rispetto. L’obbligo è adempiuto soltanto se il rispetto è effettivamente espresso in modo reale e non fittizio e questo può avvenire soltanto attraverso i bisogni terrestri dell’uomo. La coscienza umana su questo punto non è mai mutata. Migliaia di anni fa gli egiziani credevano che un’anima non potesse giustificarsi dopo al morte se non poteva dire: non ho fatto patire la fame a nessuno. E Cristo dice: Ho avuto fame e tu mi hai dato da mangiare”.

“Au milieu de l’hiver j’ai découvert en moi…

“Au milieu de l’hiver, j’ai découvert en moi un invincible été.”
A. Camus

Il dio ci lasciò tutti liberi la…

“Il dio ci lasciò tutti liberi, la natura non ha fatto nessuno schiavo”.
Così Alcidamante nel Messianikos, citato da Aristotele nel I Libro della Retorica.

Quando mi volto indietro a guardare il passato…

“Quando mi volto indietro a guardare il passato e penso a tutto il tempo inutilmente sprecato, a tutto quello che ho perduto in traviamenti, in errori, nell’ozio, nell’incapacità di vivere, a quanto poco ho saputo apprezzarlo, a quante volte ho peccato contro il cuore e contro lo spirito, il cuore mi sanguina. La vita è un dono, la vita è felicità, ogni istante potrebbe essere un secolo di felicità. Si jeunesse savait!”

Fëdor Dostoevskij, Lettera a Michail M. Dostoevskij.
Pietroburgo. Fortezza di Pietro e Paolo, 22 dicembre 1849.

Il modello della serendipidity si riferisce all’esperienza…

“Il modello della serendipidity si riferisce all’esperienza, abbastanza comune, che consiste nell’osservare un dato imprevisto, anomalo e strategico, che fornisce occasione allo sviluppo di una nuova teoria, o all’ampliamento di una teoria già esistente”. Robert K. Merton

Dalla sua finestra che si affacciava sulla piazza…

Dalla sua finestra che si affacciava sulla piazza del mercato, Rabbi Nachman vide passare in fretta uno dei suoi discepoli. «Hai guardato il cielo stamattina?», chiese il Rabbi. «No, Rabbi, non ne ho avuto il tempo». «Credimi, fra cinquant’anni tutto ciò che vedi qui oggi sarà scomparso. Ci sarà un altro mercato, con altri cavalli, altre carrozze, persone diverse. Allora io non ci sarò più e neppure tu. Perciò, cosa devi fare di così importante da non avere il tempo di guardare il cielo?!»

Una parola di verit&agrave ha la meglio sul…

solgenytsin

Una parola di verità ha la meglio sul mondo intero.
A. Solgenytsin

Non dimenticare di baciare la terra per l&#039…

Non dimenticare di baciare la terra per l'ispirazione che essa ti porta dall'esterno e dall'interno. Tutte le verità infatti germogliano dalla terra.

Sefer ha-Zohar; Salmi 85

In questo mondo di illusionerari coloro che vedono…

In questo mondo di illusione
rari coloro che vedono una via alla libertà.
Dhammapada (174)

Che io possa avere la forza di cambiare…

Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare, che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare, che io possa avere soprattutto l’intelligenza di saperle distinguere.
Thomas More

Life is a dream for the wise a…

Life is a dream for the wise, a game for the fool, a comedy for the rich, a tragedy for the poor.

Sholom Aleichem

E’ questo in verit&agrave &nbsp l’obiettivo delle nostre…

heschelE’ questo, in verità,  l’obiettivo delle nostre tradizioni religiose: mantenere vivo il "sì" alla realtà superiore, la capacità dell’uomo di dire "eccomi"; insegnare alle nostre menti a capire la vera domanda e insegnare alla nostra coscienza a essere presente.

da : Il canto della libertà.
Abraham Joshua Heschel

問余何意棲碧山笑而不答心自閑桃花流水窅然去別有天地非人間Mi chiedi perch&eacute costruisco la mia casa nella…

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問余何意棲碧山
笑而不答心自閑
桃花流水窅然去
別有天地非人間

Mi chiedi perché costruisco la mia casa nella foresta montana,
e io sorrido e sto in silenzio, e la mia anima rimane quieta:
essa vive nell’altro mondo, che nessuno possiede.
Il pesco fiorisce. L’acqua scorre.
Li Po [Li Bai] 701-762.

Ogni disciplina diremo al suo sorgere &egrave ancora…

Ibn sinaOgni disciplina – diremo- al suo sorgere è ancora acerba, non matura; dopo un certo periodo, tuttavia, essa matura, quindi cresce e dopo un periodo ulteriore si perfeziona.

da "Metafisica"  di Ibn Sina.

L’unico vero viaggio l’unico bagno di giovinezza sarebbe…

proustL’unico vero viaggio, l’unico bagno di giovinezza, sarebbe non andare verso nuovi paesaggi, ma avere altri occhi, vedere l’universo con gli occhi di un altro, di cento altri, vedere i cento universi che ciascuno vede, che ciascuno è.

da: À la recherche du temps perdu

Il temuto spazio vuoto

Dispersione dell’identità, perdita dell’esame di realtà, incapacità a tollerare l’angoscia e mancanza di controllo delle proprie azioni e del proprio linguaggio: tale (dis)organizzazione psichica (psicosi) trova ragione nel bisogno di combattere con tutti i mezzi  la paura del “vuoto” e della “morte”.  Il soggetto creativo, di fronte all’esperienza dello  spazio vuoto che trova in sè, come nell’universo, agisce invece   liberando la mente da inutili giudizi (ed echi distorcenti) e concentrandosi su un punto di orientamento ben chiaro e distante da Sé, al fine di tracciare la rotta e continuare l’esplorazione di sè e del mondo, godendo della bellezza del creato. Afferma J. Welwood (1991) “il temuto spazio vuoto è un vuoto fertile, germogliatore. Esplorarlo è una svolta decisiva verso il cambiamento terapeutico”.  Ora, l’esplorazione dello “spazio vuoto” è tema affascinante, complesso e da maneggiare con cautela, come ben sanno gli orientali. Il rischio più grande è quello di precipitarci dentro,  l’opportunità più favorevole è invece quella d’incamminarsi per la  “via rupta” ,  per il “sentiero aperto”, da dove  diviene possibile indovinare orizzonti, osservare i girasoli, ascoltare i canti e le grida e la gioiosa campana.

La dignità umana è elemento costitutivo della sua…

La dignità umana è elemento costitutivo della sua natura, non si perde mai, sempre merita rispetto (“questa natura è la misura della cultura ed è la condizione perché l’uomo non sia prigioniero di nessuna delle sue culture, ma affermi la sua dignità personale nel vivere conformemente alla verità profonda del suo essere” Giovanni Paolo II Veritatis Splendor, 53) .
Essa è la base fondante della giustizia sociale e dei diritti e doveri fondamentali dell’uomo. Essa ci mette in grado di assumere responsabilità e di agire per il bene comune. Al di fuori del bene comune quale legittimità morale ha l’azione politica? Come esercitare l’autorità? Come richiedere il rispetto delle leggi? Lo sgretolarsi della difesa del bene comune apre la strada ad ogni arbitrio e totalitarismo, espone al sopruso del più forte, svuota i diritti e apre le porte alla cieca violenza. Per questo affermo che alla base di ogni proposta politica debba sempre essere evidente il richiamo al rispetto della dignità d’ogni essere umano, senza discriminazione di razza, religione, genere e cultura. La nostra cultura politica ha bisogno di solide basi morali, pena la costruzione di effimeri castelli di sabbia. Per il rispetto della dignità umana mi aspetto dunque coerenza, in ogni scelta riguardante sia le dimensioni personali del vivere che la difesa del bene comune: che i si siano si, e i no siano no, senza ipocrisie.

Mi sono spesso interrogato come intellettuale e come…

havelMi sono spesso interrogato, come intellettuale e come uomo di Stato, sul perché ci si comporta in modo corretto, perché si compiono azioni rette. A volte sono sceso a compromessi, a volte sono stato vittima di dubbi e pressioni, a volte non ho agito secondo convinzione; in ognuno di quei casi ho sperimentato un senso di fastidio, un’insoddisfazione che non mi abbandonava. Ma quando si fa il bene anche se si è soli, nessuno ci osserva e potremmo trarre vantaggi da una condotta diversa, allora si comprende che l’ordine morale ha radici metafisiche, che ciò che è compiuto rimane, a un livello più profondo di quello empirico, visibile.

Havel Vaclav "Il potere dei sensa potere"

Quel che conta in una vita umana non…

Simone_WeilQuel che conta in una vita umana non sono gli eventi che vi dominano il corso degli anni – o anche dei mesi – e nemmeno dei giorni. E’ il modo con il quale ogni minuto si connette al minuto seguente e quel che a ognuno costa, nel corpo, nel cuore, nell’anima – e soprattutto nell’esercizio della facoltà dell’attenzione – compiere, minuto per minuto, quella connessione.

da "Diario di Fabbrica (1934-1935)" di Simone Weil

L’errore sta nel fatto che gli uomini scambiano…

L’errore sta nel fatto che gli uomini scambiano i mezzi per il fine,e, mentre cercano la felicità, in realtà la fuggono. Infatti, mentre l’essenza della felicità consiste in un imperturbabile serenità e nella fiducia incrollabile di conquistarla, gli uomini si creano continue preoccupazioni e se le portano con sé, anzi se le trascinano attraverso il cammino della vita, come pesanti bagagli.

da "Lettere a Lucilio" di Lucio Anneo Seneca

Scopo supremo della vita di un uomo dal…

frommScopo supremo della vita di un uomo, dal quale derivano tutti gli altri, è quello di sviluppare appieno la propria umanità. Questo processo, nel corso del quale l’uomo partorisce se stesso, porta al benessere (well-being) ed è accompagnato da gioia di vivere. L’uomo può raggiungere questo obiettivo solo nella misura in cui supera l’odio, l’ignoranza, l’avidità e l’egoismo, e cresce nella propria capacità di amore, solidarietà, razionalità e coraggio. Non è sufficiente conoscere queste mete: l’uomo deve cercare di raggiungerle praticamente in ogni stadio della sua vita.

da: "L’arte di vivere" di Erich Fromm

La parola data vola dinanzi a te come…

RamaLa parola data vola dinanzi a te, come la freccia scoccata dall’arco.
Non puoi richiamarla a metà volo…

dal Ramayana

L’ uomo in quanto individuo che possiede conoscenza…

Rabindranath TagoreL’ uomo, in quanto individuo che possiede conoscenza, non è completamente se stesso; la mera informazione non lo rivela. Ma, come persona, è un essere organico che ha il potere intrinseco di selezionare gli avvenimenti del suo ambiente per farli propri .

da: "Il mondo della personalità"  di Rabindranath Tagore

La quantità di cose che si potevano leggere…

CalvinoLa quantità di cose che si potevano leggere in un pezzetto di legno liscio e vuoto sommergeva Kublai; già Polo era venuto a parlare dei boschi d’ebano, delle zattere di tronchi che discendono i fiumi, degli approdi, delle donne alle finestre…

da: “Le città invisibili”

di Italo Calvino

Quel che prepara così bene gli uomini moderni…

arendtQuel che prepara così bene gli uomini moderni al dominio totalitario è l’estraniazione che da esperienza limite, usualmente subìta in certe condizioni sociali marginali come la vecchiaia, è diventata un’esperienza quotidiana delle masse crescenti del nostro secolo.

da “Le origini del totalitarismo”
di Hannah Arendt

Si l’impero è malato e quel che è…

CalvinoSi, l’impero è malato e, quel che è peggio, cerca d’assuefarsi alle sue piaghe. Il fine delle mie esplorazioni è questo: scrutando le tracce di felicità che ancora si intravedono, ne misuro la penuria. Se vuoi sapere quanto buio hai intorno, devi aguzzare lo sguardo sulle fioche luci lontane.

da “Le città invisibili”
di Italo Calvino

L’umiltà dona a ciascuno anche al disperato solitario…

kafkaL’umiltà dona a ciascuno, anche al disperato solitario, uno strettissimo contatto con gli altri uomini, e lo dà subito, a patto s’intende, che l’umiltà sia assoluta e continua.

da Gli otto quaderni in ottavo (Quarto quaderno)
di Franz J. Kafka

Aqui' Me viene aqui' a contar las campanas…

neruda Aqui’
Me viene aqui’ a contar las campanas
que viven en el mar,
que suenan en el mar,
dentro del mar.

Por eso vivo aqui’.

da: El mar y las campanas
di Pablo Neruda

Perseo si sostiene su ciò che vi è…

CalvinoPerseo si sostiene su ciò che vi è di più leggero, i venti e le nuvole; e spinge il suo sguardo su ciò che può rivelarglisi solo in una visione indiretta, in un’immagine catturata da uno specchio.

da: “Lezioni Americane”
di Italo Calvino