20.03.2020 Intanto che il Bel Paese precipitava senza…

20.03.2020

Intanto che il Bel Paese precipitava, senza tregua, nel pozzo di Alice, il Capo (ex OCDPC), non stanco di tormentare la logistica, con atti insensati, si permetteva di maltrattare pure la logica. Così,  il 16.3.2020, arrivava (sublime) in poche righe a pregare (chi?) di voler (per conto di chi?) assicurare (con chi?) la trasmissione dei dati a Prefetture, Forze dell’Ordine e Comuni (ci sono ancora i Sindaci?). Non bastasse il Capo (ex OCDPC) concludeva facendo un richiamo (cartellino giallo?) al rispetto dei Princìpi del Regolamento europeo sulla protezione dei dati (sensibili in questo caso), “adottando misure appropriate alla tutela dei diritti e della libertà (veramente appropriata, non c’è da contraddire) degli interessati” . Orbene, ho pensato, andrò personalmente a consegnare il dato che mi riguarda al Sindaco della mia Città, Virginia Raggi. Sono andato fin sulle scale del suo Ufficio, ma questo resta chiuso al pubblico fino al 3 aprile. Così ho fatto sosta nel ghetto, ho comprato una bottiglia di Sangiovese, l’ unica che mi potevo permettere con lo stipendio di Medico di Sanità Pubblica, un pezzo di pecorino romano e, di fronte, da Vittorio e Marco sett’etti di carne per la domenica che viene. Il pranzo intanto è servito.

Mi raccomando però, non spifferatelo in giro. Il nemico ci ascolta ( e ride?). Restiamo umani. Buona giornata, bravagente.

Allora bravagente che c’è di nuovo nel nostro…

Allora bravagente,

che c’è di nuovo nel nostro bel paese di topi? L’avvocato l’ha fatto l’uovo? E come gli è riuscito, tondo? Bene, allora sbattiamolo bene, aggiungiamoci un pizzico di zucchero e un cucchiaino di sale fino, così prende il sapore giusto. Siete pronti? Riuscite ad assaggiarlo? Se non ci riuscite non oso rimproverarvi. Anch’io c’ho provato a mandarlo giù, ma proprio non mi riesce. Peggio, mille volte peggio dell’olio di ricino.

Che vogliamo fare? Continuare a vivere da pecore? Ma no, le pecore vivono all’aperto. Dunque come scarafaggi? Sappiate che quelli che un tempo si sono fatti vivi dalle mie parti, son finiti sterminati. Dunque alla larga da me, se ci tenete a sopravvivere. Chi vuole vivere invece, faccia come me, respiri a pieni polmoni, si goda il sole, nuoti in acque chiare, non rinunci per nulla e nessuno a vivere con dignità. Cosa abbiamo in fondo da perdere? Nothing. Dopo di che: prudenza nell’agire, temperanza negli umori, giustezza nel dire, fare, lettere e baciare e forza ragazzi. Vinceremo, sarà sufficiente restare umani.

Buona giornata.